Apprendistato, crescono le assunzioni a tempo indeterminato
Il monitoraggio delle assunzioni in questo ambito registra, infatti, nel primo semestre nel 2021, una netta ripresa (+21,5% rispetto al primo semestre 2020).

Buone notizie dal fronte occupazionale in Piemonte, merito anche dell’apprendistato. Uno strumento che le aziende e i giovani stanno riscoprendo per riavviare la macchina occupazionale ed economica del post pandemia. Una formula che piace e funziona, ma soprattutto in cui crede l’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino:“Se per i giovani sotto i 30 anni l’apprendistato è il terzo contratto più utilizzato dopo il tempo determinato e la somministrazione, allora significa che la strada intrapresa è quella giusta. Sono gli imprenditori, i professionisti, i lavoratori che con il loro coraggio e il loro impegno determinano la crescita economica del nostro territorio. Il compito delle Istituzioni è garantire loro che vi siano le condizioni generali e gli strumenti idonei per permetterne la ripartenza: noi lo stiamo facendo lavorando in sinergia per conseguire l’obiettivo comune”.
IL MONITORAGGIO
Il monitoraggio delle assunzioni in questo ambito registra, infatti, nel primo semestre nel 2021, una netta ripresa (+21,5% rispetto al primo semestre 2020) dei contratti di apprendistato. Le proiezioni stimano circa 300 assunzioni complessive attraverso l’attivazione da parte degli atenei di 14 nuovi master, 11 dottorati di ricerca, 13 lauree, 9 progetti di ricerca entro il termine dell’anno formativo.“Sulla base di questi risultati abbiamo deciso di potenziarne l’investimento con ulteriori 950 mila euro tramite una delibera approvata nei giorni scorsi. Le imprese hanno fiducia soprattutto nei percorsi innovativi: non vogliamo più immaginare una sola misura in questo ambito non condivisa con le imprese del territorio”. Un’analisi che mette in evidenza come il 61,4% dei giovani assunti nell'anno 2018 è con un contratto a tempo indeterminato presso il datore di lavoro dove è stato avviato il contratto di apprendistato di primo livello. Per i contratti di apprendistato professionalizzante, finalizzati ad una qualificazione contrattuale, il 49,3% dei giovani assunti nell'anno 2018 è con un contratto a tempo indeterminato, mentre per i contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca, finalizzati al conseguimento del titolo di Tecnico Superiore (ITS), della laurea triennale, specialistica, di Master di primo e secondo livello del titolo di Dottore di ricerca, si registra che l' 82,9% dei giovani assunti nell'anno 2019 è con un contratto a tempo indeterminatopresso il datore di lavoro dove è stato avviato il contratto.