Maxi inchiesta contro la 'Ndrangheta dal Piemonte a Germania, Romania e Spagna
Oltre 800 uomini impegnati dall'alba di oggi. Arresti e sequestri per decine di milioni, tra cui un bar nel vicino comune di Volpiano, tra Chivasso e il Canavese
Una maxi inchiesta contro la 'ndrangheta, coordinata dalla Procura distrettuale di Torino e con la Dia e ribattezzata "Platinum-Dia", è in corso con 33 arresti, sequestri di beni per milioni di euro e perquisizioni (anche a carico di altri 65 indagati) in Italia, in particolare a Torino e nel comune di Volpiano (una decina di chilometri da Chivasso) e all'estero, in Germania, Romania, Spagna e su tutto il territorio nazionale.
Circa 800 uomini impegnati tra Italia, Germania, Spagna e Romania
Impegnati oltre 200 investigatori della Direzione Investigativa Antimafia e circa un centinaio di uomini di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, con il supporto di unità cinofile, elicotteri e militari del Reggimento Genio Guastatori di Caserta. A questi si aggiungono circa 500 agenti della Polizia Criminale del Baden-Wuttemberg, della Polizia Economico Finanziaria di Ulm e della Sek, oltre alle polizie rumena e spagnola.
L'indagine riguarda personaggi affiliati alla 'ndrangheta, legate al cosiddetto 'locale' di Volpiano, espressione delle famiglie Agresta di Platì, e Giorgi, detti "Boviciani", di San Luca. Sarebbero al vertice di un'organizzazione dedita al narcotraffico internazionale, con diramazioni, in Italia in Piemonte, Calabria, Sardegna e all'estero, in Germania, nel Land del Baden Wùrttemberg, soprattutto nelle località turistiche del Lago di Costanza.
L'inchiesta - precisano gli inquirenti della Dia - trae origine dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, discendente di due delle famiglie più influenti della ‘ndrangheta aspromontana – AGRESTA/MARANDO – egemoni anche in Piemonte e Lombardia, rilasciate alla Procura distrettuale di Torino a partire dall’autunno del 2016.
I sequestri preventivi effettuati per milioni di euro
I sequestri preventivi disposti dalla magistratura, riguardano aziende, società e cooperative in particolare di natura edilizia, autovetture, beni immobili e svariati conti correnti bancari e postali del valore di decine di milioni di euro. Sono state inoltre sequestrate cinque società attive nella ristorazione, a Torino la torrefazione Caffè Millechicchi e il bar Vip's, a Volpiano una rivendita di tabacchi. Nel settore immobiliare 'G.P. Immobiliare' e in quello edilizio la società 'General Costruzione', sempre a Torino. L'indagine antimafia internazionale è stata eseguita di concerto con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e resa operativa grazie alla Rete Antimafia - @On in collaborazione con Europol ed Eurojust, per il contrasto delle organizzazioni criminali di stampo mafioso.
Il plauso del ministro dell'Interno Lamorgese
“L’operazione contro la ‘ndrangheta condotta in Germania, Romania, Spagna e sul territorio nazionale dalla Direzione investigativa antimafia, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Torino ed il supporto della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza e delle polizie tedesca, rumena e spagnola, conferma ancora una volta la professionalità, l’impegno e la determinazione degli investigatori e la proficua cooperazione internazionale, indispensabile per aggredire i ramificati interessi illeciti che superano i confini nazionali”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. La titolare del Viminale ha sottolineato come “i numerosi sequestri preventivi di compendi aziendali, società e rapporti finanziari eseguiti questa mattina evidenzino l’importanza di agire efficacemente contro la forza pervasiva dei sodalizi criminali che infiltrano l’economia legale e tentano di acquisire il consenso sociale sui territori”.
“Ringrazio tutte le donne e gli uomini delle Forze dell'ordine italiane e dei Paesi europei impegnati nella vasta operazione. Si tratta di azioni investigative lunghe e complesse” ha concluso il ministro Lamorgese “che mettono in luce la capacità di lavorare insieme contro l'espansione criminale, mettendo in comune esperienze e professionalità”.