Marxisti-leninisti contro i vertici Asl di Biella: dai furbetti alle tv a pagamento per i pazienti
Gabriele Urban: "E che dire della fruizione esclusivamente a pagamento delle televisioni nelle camera dei degenti? Vergogna!"

A margine dell'annuncio di una mobilitazione delle sinistre italiane previsto per il 9 maggio in tutta Italia per "denunciare la crisi del Servizio Sanitario Nazionale, rivendicarne il rilancio e affermare il diritto alla salute", il partito Marxista-Leninista di Biella non perde occasione per criticare l'operato dei vertici Asl di Biella. Sia per la gestione della pandemia, sia in relazione allo scandalo dei "furbetti del vaccino" e addirittura contestando la tv a pagamento per i pazienti ricoverati.
Il comunicato del Pmli di Biella
Attendiamo con impazienza il termine del commissariamento dell’Asl di Biella previsto il prossimo fine maggio. I marxisti-leninisti biellesi ritengono che il Commissario dell’Asl Biella, Diego Poggio, non sia riuscito a risolvere le molteplici gravi difficoltà che negli ultimi 15 mesi
hanno reso il diritto alla salute delle biellesi e dei biellesi un miraggio.
Durante la terribile epidemia di Covid19 migliaia di persone anziane, ricoverate nei reparti ospedalieri o nelle Case di riposo, non hanno potuto contare sul supporto psicologico e sull’aiuto concreto dei propri familiari venendo così lasciate in solitudine per intere giornate se si esclude il breve tempo in cui l’oberato personale sanitario trascorre con il paziente durante lo svolgimento della specifica attività di cura. Ci chiediamo perché non sia stato incrementato il personale che, attraverso l’utilizzo delle videochiamate, avrebbe potuto rendere meno devastante l’isolamento delle persone fragili ricoverate.
Per tutto il tempo della pandemia le prestazioni sanitarie sono state ridotte al minimo, se non annullate, ed è divenuta prassi attendere mesi per eseguire esami diagnostici, alcuni persino urgenti. Sovente, al momento dell’agognata prenotazione, si viene indirizzarti presso centri specialistici nelle province di Novara, Vercelli o Torino. Immaginatevi la fatica e lo sconforto di individui fragili o soli che devono recarsi fuori provincia per effettuare un esame.
Nello scandalo dei “Furbetti del vaccino” la Direzione generale dell’Asl di Biella si costituirà parte civile ma probabilmente è stata proprio quest’ultima a non aver compiuto tutte le verifiche opportune per impedire le vaccinazioni a coloro che non ne avevano diritto. Dopo decenni di inammissibili tagli alla sanità piemontese e biellese ci ritroviamo con un sistema socio-assistenziale martoriato e debole, incapace di rispondere in modo adeguato ai bisogni di salute dei cittadini. La Direzione generale dell’Asl Biella non ha mosso un dito per opporsi all’ingiusto piano di privatizzazione dell’area parcheggi dell’Ospedale degli Infermi così, nei prossimi mesi, ci troveremo nell’assurda situazione di parcheggi comodi e gratuiti presso i più grandi centri commerciali della città mentre pagheremo per andare a far visita ad un nostro familiare malato o per compiere una visita specialistica presso il nosocomio cittadino.
E che dire della fruizione esclusivamente a pagamento delle televisioni nelle camera dei degenti? Vergogna! L’Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano chiede di riportare la gestione della Sanità in capo allo Stato; dice NO all’ulteriore aziendalizzazione e privatizzazione della sanità pubblica; chiede di superare la sanità privata sostenuta dal pubblico; chiede un adeguato equilibrio tra strutture ospedaliere e territoriali; chiede di incrementare e stabilizzare gli organici del personale sanitario valorizzandone anche
economicamente la prestazione lavorativa.
Per il PMLI.Biella
Gabriele Urban