Pericolo nuova ondata: "Scuole superiori devono chiudere"
Il sindacato datoriale Unsic presenta una petizione pro Dad da 197mila adesioni.
Il sindacato datoriale Unsic chiede, presentando una petizione pro Dad da 197mila adesioni, che le scuole superiori tornino alla didattica a distanza al 100 per cento.
La posizione di Unsic
"Considerato il trend funesto della pandemia in gran parte del nostro Paese, con ospedali di nuovo in sofferenza e numeri delle terapie intensive in aumento da nove giorni, riteniamo che sia necessario, seppur a malincuore, far tornare subito le scuole superiori in Dad per cominciare a ‘raffreddare’ i numeri. È una scelta di buon senso che indichiamo da tempo, con numeri raccolti nella nostra pubblicazione "Covid e dintorni". Non a caso la chiusura delle scuole in presenza è stata adottata addirittura da dicembre in altri Paesi come il Regno Unito o la Germania, che sicuramente torneranno alla normalità prima di noi".
È quanto scrive il sindacato datoriale Unsic in una nota.
Timore nuova ondata
“Siamo in una situazione analoga a quella di inizio ottobre: allora abbiamo tergiversato, pagando poi un prezzo altissimo. La percentuale dei giovani tra i contagiati è sempre più elevata. Occorre quindi sbrigarsi a prendere queste dolorose ma necessarie decisioni per scongiurare a marzo nuovi picchi nel numero dei decessi e ulteriori danni economici che tanti operatori non possono più permettersi", conclude l’Unsic, promotrice di una petizione pro Dad da 197mila adesioni.
Situazione scuole
Causa varianti del virus si sta verificando un preoccupante innalzamento dei contagi, in molte zone d’Italia. Sono in aumento le ordinanze delle autorità che predispongono la didattica a distanza per tutti. A dettare la linea indipendente, al momento, è la Regione Puglia, il cui presidente Michele Emiliano ha sostenuto davanti ai ministri Mariastella Gelmini e Roberto Speranza e agli altri governatori: "Se vogliamo la scuola aperta in presenza, dobbiamo vaccinarla".
Per questo, Emiliano ha firmato una nuova ordinanza che impone, fino al 14 marzo, che tutte le scuole pugliesi di ogni ordine e grado adottino la Didattica digitale integrata (Ddi) al 100 per cento, riservando la presenza all'uso di laboratori e agli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali.