Mette ansiolitici nel cappuccino della collega/rivale

Temeva di perdere il posto di lavoro

Mette ansiolitici nel cappuccino della collega/rivale
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Un'impiegata di un'assicurazione di Bra (in provincia di Cuneo) è stata condannata a 4 anni di reclusione per lesioni personali aggravate. La donna infatti versava ansiolitici nel cappuccino della collega perchè temeva di perdere il posto di lavoro.

Ansiolitici nel cappuccino

Un'impiegata di una compagnia di assicurazioni è stata condannata in primo grado a quattro anni per lesioni personali aggravate è stata condannata. La vicenda ha preso il via a settembre 2017 e si è protratta sino a giugno 2018.

Il piano diabolico

La donna aveva  messo in atto un piano diabolico che è durato 9 mesi. Visto che la compagnia assicurativa era in un momento delicato dal punto di vista economico e si ipotizzavano dei tagli al personale, lei ha pensato di danneggiare la sua collega al fine di poter così mantenere il posto di lavoro. L'impiegata tutte le mattine versava infatti degli ansiolitici nel cappuccino della collega.

L'incidente in auto

Il medicinale che veniva somministrato all'insaputa della collega  provocava sonnolenza e riflessi rallentati. Tant'è che l'ignara collega ha avuto anche un incidente in auto e così sono iniziati i controlli per comprendere le situazioni di malessere avvertiti dall'impiegata.  La vittima si era resa conto che lo stato di malessere veniva da lei avvertito quando era in ufficio e ha iniziato a sospettare del cappuccino. Avvisati i Carabinieri sono partite le indagini.

Le indagini

I carabinieri hanno avviato le indagini e hanno filmato per alcuni giorni la donna mentre versava l'ansiolitico nella tazza. E' stata inoltre effettuata un'analisi sul cappuccino da parte della vittima dove è emersa la presenza di un abbondante quantitativo di ansiolitico. Questa è stata la prova principale che ha permesso di incastrare la donna.

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