un anno e mezzo dopo

Spesa in un altro Comune durante il lockdown: multa annullata

Il caso aveva scatenato addirittura un acceso contenzioso tra i sindaci dei due Comuni.

Spesa in un altro Comune durante il lockdown: multa annullata
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Si erano recati nel centro commerciale del Comune limitrofo per fare la spesa, ma invece che rincasare con le buste piene di alimenti, avevano fatto rientro con una multa da 400 euro. Una vicenda avvenuta nel corso del primo lockdown - quando le restrizioni erano massime e non si poteva uscire dai confini municipali salvo che per motivi inderogabili - che solo oggi, a più di un anno e mezzo di distanza, trova una sua soluzione: per i quattro cittadini di Palazzago (Bergamo), il prefetto di Bergamo ha emanato il decreto di archiviazione delle sanzioni. Un provvedimento emblematico che, considerata la normativa vigente in quei giorni difficili, risulta per altro essere corretto.

Multati in lockdown per aver fatto la spesa nel Comune limitrofo

Una vicenda avvenuta nel corso dei giorni difficili del primo lockdown. Come raccontato da Prima Bergamo, quattro cittadini di Palazzago erano stati sanzionati con una multa da 400 euro per essersi recati nel supermercato di Mapello, Comune limitrofo, a fare la spesa.

Una sanzione piuttosto controversa che, all'epoca dei fatti, aveva scatenato una guerra tra i sindaci dei due paesi bergamaschi, Michele Jacobelli (Palazzago) e Alessandro Locatelli (Mapello). Solo oggi, a distanza di più di un anno e mezzo, il Prefetto di Bergamo ha emanato il decreto di archiviazione delle multe.

La spesa nel Comune limitrofo era consentita

La normativa anti-Covid nel corso del primo lockdown, sanciva che, autocertificazione alla mano, per ragioni di prima necessità come andare a fare la spesa nei supermercati e centri commerciali, era consentito spostarsi al di fuori nei Comuni limitrofi a quello di residenza per un periodo limitato di tempo. E' stato quindi questo il punto di controversia che aveva agitato le acque tra i due sindaci.

La notizia dell'archiviazione delle sanzioni è stata annunciata dal primo cittadino di Palazzago, Michele Jacobelli:

"Informiamo con piacere la cittadinanza che il prefetto di Bergamo ha emanato il decreto di archiviazione delle sanzioni da 400 euro l'una irrogate dai vigili di Mapello a quattro cittadini di Palazzago per essersi recati, a ridosso dei propri confini comunali e con la nostra ordinanza in mano, ad effettuare la spesa nel lontano aprile 2020".

La comunicazione in questione, tuttavia, rincara la dose sulla discussione sorta in pieno primo lockdown:

"L'Amministrazione di Mapello aveva dato disposizione ai propri vigili di multare i cittadini di Palazzago che si fossero recati per necessità al centro commerciale il Continente, applicando erroneamente il decreto legge – aggiunge - Se avessero letto il comma 2 lettera A dello stesso articolo avrebbero fatto risparmiare tanto tempo ai cittadini di Palazzago e alla Prefettura stessa".

Le persone che dovevano comprare determinate tipologie di alimenti, ma che non avevano a disposizione un supermercato nel proprio Comune, potevano infatti spostarsi in quelli limitrofi. Ma, secondo quanto scritto da Jacobelli, il sindaco di Mapello Alessandra Locatelli avrebbe asserito che l'ordinanza del sindaco di Palazzago era viziata dall’aver deliberato su un altro Comune:

"La tesi è confutabile in quanto l’ordinanza in questione non disponeva l’utilizzo di un bene di proprietà di un altro Comune, bensì chiariva la norma governativa specificando il tragitto da compiere per recarsi a fare la spesa settimanale e per una persona a famiglia. A meno che il sindaco di Mapello non avesse ritenuto seccante, per sé, il fatto che il sindaco di Palazzago avesse chiarito la norma governativa ai propri cittadini senza la sua autorizzazione, come era invece successo con il Comune di Sotto il Monte che dista circa 9 chilometri dal centro commerciale rispetto ai 2,5 di Palazzago"

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