"Chieda scusa"

Oca mascotte dell'oratorio in padella e gli animalisti denunciano il parroco

Accade in Brianza: il sacerdote aveva addirittura annunciato sui social che l'animale sarebbe diventato un “salame per la comunità”.

Oca mascotte dell'oratorio in padella e gli animalisti denunciano il parroco
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Era la mascotte del centro giovanile, eppure il suo destino era quello di finire al macello. E così è stato. Solo che nell'annunciare la sorte dell'oca Reginaldo, il prete del paese si è lasciato andare in un commento che ha sollevato un polverone. E gli animalisti hanno inviato un esposto in Procura.

Oca mascotte dell'oratorio in padella

Da Prima Monza

Prima si è conquistata il cuore dei fedeli, diventando una vera e propria mascotte cittadina. Poi, purtroppo, si è "guadagnata" la padella, finendo al macello. Una storia triste quella dell'oca Reginaldo, "la sentinella" del centro giovanile San Giovanni Bosco di via De Amicis a Villasanta, alle porte di Monza, che nei giorni scorsi è stata uccisa.

Ma a suscitare l'indignazione degli animalisti, che hanno inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Monza nei confronti di don Simone Sanvito, sono state proprio le parole del prete alla vigilia della morte dell'oca. Parole, scritte e condivise sui propri profili social, che avevano sollevato un vero e proprio polverone: "Reginaldo, futuro salame per la comunità!". Così aveva commentato don Simone Sanvito, pubblicando anche la foto del pennuto in posa.

L'immagine aveva raccolto tantissimi like, e i commenti si erano divisi tra chi si era detto favorevole all'idea di vedere l'oca in padella, suggerendo per esempio degli spunti culinari per la sua preparazione (alcuni hanno proposto una cassoeula d'oca) e altri, invece, che avrebbero preferito che fosse lasciata lì, di fronte all'ingresso del centro giovanile. Ma in realtà, come spiegato poi dal prete, la sorte dell'oca Reginaldo (ribattezzata così in onore della celebre oca del cartone animato Disney, "Gli Aristogatti"), era già segnata da tempo.

“Il don deve chiedere scusa”

Un esposto alla procura della repubblica di Monza nei confronti di don Simone Sanvito sarà inoltrato nei prossimi giorni dalla "Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente" con l’accusa di maltrattamento di animali causante la loro morte secondo l’articolo 544 ter del codice penale.

"Al di la dell’aspetto etico della questione - si legge in una nota dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente a firma del presidente nazionale Lorenzo Croce - appare evidente l’accanimento del prete di Villasanta contro la povera oca.

Don Simone nell’uccidere e cucinare l’oca non solo ha dimostrato di essere privo di quella sensibilità che porta all’amore verso gli animali ma a nostro avviso potrebbe aver commesso un reato in quanto oramai da diverse parti le oche sono considerate animali domestici, e nel caso specifico l’oca Reginaldo era diventata di fatto la mascotte dell’oratorio.

Chiediamo che la procura innanzitutto verifichi se esistono gli estremi di reato, ma soprattutto chiediamo, cosa che non farà di certo, che questo prete si scusi per il suo gesto vergognoso e che i suoi superiori prendano i dovuti provvedimenti disciplinari".

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