Dal teatro Ariston

Festival di Sanremo 2021: resoconto della seconda serata in pillole

La classifica provvisoria della 71esima edizione del Festival della Canzone Italiana vede in testa Ermal Meta, Annalisa e il “graziato” Irama.

Festival di Sanremo 2021: resoconto della seconda serata in pillole
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Primi verdetti nella seconda serata della 71esima edizione del Festival della Canzone Italiana sul palco dell’Ariston. A mettere una prima ipoteca sulla vittoria finale di Sanremo 2021, ieri sera, mercoledì 4 marzo 2021 è stato Ermal Meta.

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Sanremo 2021: la classifica generale provvisoria

Questo il risultato combinato delle votazioni della giuria demoscopica nelle prime due serate:

  1. Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”
  2. Annalisa – “Dieci”
  3. Irama – “la genesi del tuo colore”
  4. Malika Ayane – “Ti piaci così”
  5. Noemi -“Glicine”
  6. Fasma – “Parlami”
  7. Francesca Michielin e Fedez – “Chiamami per nome”
  8. Lo Stato Sociale – “Combat Pop”
  9. Willie Peyote – “Mai dire mai (La locura)”
  10. Francesco Renga – “Quando trovo te”
  11. Arisa – “Potevi fare di più”
  12. Gaia – “Cuore amaro”
  13. Fulminacci – “Santa Marinella”
  14. La Rappresentante di Lista – “Amare”
  15. Maneskin – “Zitti e buoni”
  16. Max Gazzè e Trifluoperazina Monstery Band – “Il farmacista”
  17. Colapesce e Dimartino – “Musica leggerissima”
  18. Coma_Cose – “Fiamme negli occhi”
  19. Extraliscio feat. Davide Toffolo – “Bianca luce nera”
  20. Madame – “Voce”
  21. Gio Evan – “Arnica”
  22. Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato”
  23. Random – “Torno a te”
  24. Bugo – “E invece sì”
  25. Ghemon – “Momento perfetto”
  26. Aiello – “Ora”

La classifica della seconda serata

Così invece si sono piazzati i cantanti esibitisi nel corso della seconda serata;

  1. Ermal Meta – “Un milione di cose da dirti”
  2. Irama – “la genesi del tuo colore”
  3. Malika Ayane – “Ti piaci così”
  4. Lo Stato Sociale – “Combat Pop”
  5. Willie Peyote – “Mai dire mai (La locura)”
  6. Gaia – “Cuore amaro”
  7. Fulminacci – “Santa Marinella”
  8. La Rappresentante di Lista – “Amare”
  9. Extraliscio feat. Davide Toffolo – “Bianca luce nera”
  10. Gio Evan – “Arnica”
  11. Orietta Berti – “Quando ti sei innamorato”
  12. Random – “Torno a te”
  13. Bugo – “E invece sì”

QUI LA CLASSIFICA DELLA PRIMA SERATA

Fiorello piumato in apertura

💊 Dopo un ingresso scoppiettante da parte di un Fiorello piumato alla Achille Lauro e qualche battuta politicamente (fintamente) scorretta sul Pd e Draghi, la gara fra le nuove proposte è subito entrata nel vivo.

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Le nuove proposte

💊 Venerdì a sfidare i già promossi Folcast e Gaudiamo saranno Wrongonyou e Davide Shorty. Come la sera prima hanno prevalso i brani più orecchiabili (solo un po’ più anomalo lo swig funkeggiante di Shorty), come la sera prima i concorrenti sconfitti hanno comunque lasciato il segno soprattutto per l’interpretazione: Greta Zuccoli con una canzone estatica e sospesa come una preghiera, i gemelli Dellai col loro simpatico dualismo prima di tecnica e voce.

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1 - Orietta Berti

💊 E’ la prima a salire sul palco, dopo 29 anni di nuovo in gara al Festival. Ed è un salto nel passato, anche musicalmente. Monolitica con le sue conchiglie di paillettes, resta la regina del sorriso.

💊 E a questo punto, la discesa dalla scalinata della co-conduttrice della serata: Elodie, al solito mozzafiato, che regala subito anche l’imprevisto della caduta di un suo orecchino.

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2 - Bugo

💊 L’eroe per caso della passata edizione (così lo definisce Elodie) è evidentemente molto emozionato, ma col suo cantato un po’ scomposto arriva eccome, con un ritornello che resta in testa, malgrado il pezzo volutamente poco radiofonico, con fiati che potrebbero essere d’altri tempi, e scritto soprattutto per sè.

💊 Niente sedie rosse vuote, questa volta, ma palloncini in platea al posto degli spettatori accolgono il super ospite della serata, una Laura Pausini, inaspettatamente emozionatissima, che celebra la canzone premiata pochi giorni fa ai Golden globe.

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3 - Gaia

💊 Da Amici all’Ariston con un brano dai ritmi e dalle atmosfere andaluse, dimostra grande sicurezza.

4 - Lo Stato sociale

💊 Il “Collettivo” in un pezzo rock ‘n’ roll che ricorda Bennato, diverte con uno show a base di trasformismi illusionistici (dal Papa a Freddie Mercury), levitazione, balli molleggiati: il primo (atteso) momento di vero show sul palco dell'Ariston.

5 - La rappresentante di lista

💊 Si lascia scoprire con piacere la poco conosciuta formazione indie, capitanata dalla vocalist, una scatenata nuvola fucsia dagli occhi magnetici, che fra ricercate percussioni estrapola anche un convincente ritornello.

6 - Malika Ayane

💊 La classe non è acqua: bellissima e sensuale (dalle scale all'inizio sembra che scenda Lady Gaga), strega la telecamera e i telespettatori naturalmente anche col suo timbro, in un brano dal ritmo (e dagli scampanellii) anni Ottanta del quale resta impressa molto più la strofa rispetto al ritornello.

7 - Ermal Meta

💊 Una dolce canzone d’amore, ma fatta alla sua peculiare maniera: la cifra è quel cambio d’accordi che non t’aspetti e che affascina nel ritornello.

8 - Extraliscio feat. Davide Toffolo

💊 Fiati, ossimori musicali fra cadenze retrò e suoni e strumenti inconsueti. Persino due interpreti del ballo da sala sul palco dell’Ariston. Un’interessante confusione.

💊 E Achille Lauro? Stavolta in versione Marylin Manson con treccia alla Rapunzel (rossa) si circonda di due ballerini d’eccezione come gli attori Francesca Barra e Claudio Santamaria (coppia anche nella vita) che interpretano la scena del ballo in Pulp fiction sulle note della bellissima Bam Bam Twist.

9 - Random

💊 Il suo cantato sembra quasi la cantilena di una filastrocca, tanto è particolare: rende tale anche un brano altrimenti piuttosto convenzionale.

10 - Fulminacci

💊 Con la stessa canzone, la stessa chitarra e lo stesso vestito avrebbe potuto partecipare - per nulla fuori contesto - a una qualsiasi delle precedenti 70 edizioni del Festival.

11 - Willie Peyote

💊 Trascinante il basso continuo, bella la tensione: non solo rap, che per una volta si sposa perfettamente con la musica, e per una volta supera il codice della rabbia e della ribellione per far pensare.

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12 - Gio Evan

💊 Il marziano coi pantaloncini corti atterra sul palco di Sanremo, ma non è solo un performer: il racconto introspettivo è solo apparentemente sconclusionato e diventa un messaggio.

13 - Irama

💊 Suoni deformati, ma anche una voce usata (oltre agli effetti) per sorprendere, in un pezzo dal sapore afro nato per girare sulle frequenze radio e non solo. Anche se l’interpretazione non è in diretta, ma è l registrazione della prova generale del lunedì ("graziato" dall'esclusione, dovrà rimanere in hotel in quarantena Covid precauzionale), il sex symbol monzese convince ancora il pubblico (come testimonia la classifica) a due anni dalla sua prima partecipazione al Festival.

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