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Che facciamo oggi? Il gioco da stampare e colorare in quarantena (e sulla quarantena)

Si chiama "Tranqui" il gioco da tavolo "fai da te" per sdrammatizzare

Che facciamo oggi? Il gioco da stampare e colorare in quarantena (e sulla quarantena)
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Decreti, autocertificazioni, mascherine, laureandi via Skype sono solo alcuni esempi dei numerosi riferimenti all’attualità. A scandire ciascun round di gioco: la voce narrante di Conte, l’attuale Presidente del Consiglio.

"Tranqui", un gioco per sdrammatizzare

Che cosa poteva nascere dalla fantasia di Alessia Marchi, Carlo Perini, Leonardo Brentan e Silvia Pedrina, due coppie di giovani studenti universitari veronesi se non un gioco del tutto orginale a tema quarantena? Nelle ultime settimane i giovani studenti hanno progettato e implementato un gioco da tavolo a tema Quarantena dal titolo "Tranqui". Si tratta nello specifico di un passatempo pensato per intrattenere e divertire famiglie e amici che stanno condividendo assieme questi giorni di isolamento sociale. Ogni elemento del gioco vuol essere un’allusione spiritosa, diretta o indiretta, alla situazione odierna. A scandire ciascun round di gioco: la voce narrante dell’attuale Presidente del Consiglio.

L'idea di creare un gioco da tavolo "fai da te"

Incuriositi dell'idea abbiamo chiesto ai ragazzi com'è nata l'idea della realizzazione di questo gioco:

"L’idea di progettare un gioco da tavolo è nata spontaneamente qualche settimana fa dall’esigenza di impiegare il tempo in modo da esorcizzare la difficile situazione. Ci siamo focalizzati sulla creazione di una visione a tratti caricaturale della vita in quarantena. Ogni giocatore, ad esempio, può ricoprire il ruolo di agente delle forze dell’ordine e controllare i cittadini che sospetta essere senza autocertificazione. L’obiettivo? Superare la quarantena cercando ad acquisire più tranquillità possibile. L’azione di gioco va intrapresa nell’ottica della parodia e non vi è chiaramente alcun intento di istigare alla violazione delle norme vigenti. Ci auguriamo, dunque, da una parte, di poter ridurre la monotonia e la noia quotidiane, dall’altra di trasformare una situazione spiacevole per molti, come quella della quarantena, in un’occasione di svago e condivisione. Il nostro intento sarebbe, di conseguenza, quello di diffondere il gioco gratuitamente, rendendolo accessibile a chiunque e nel modo più semplice possibile".

Galeotta fu la videochiamata...

Alessia Marchi, Carlo Perini, Leonardo Brentan e Silvia Pedrina entrano maggiormente nel dettaglio e spiegano:

"Abbiamo cominciato a progettare il gioco a partire dalla seconda settimana di quarantena. L’idea è nata rapidamente e con spontaneità, ma la progettazione effettiva delle meccaniche di gioco, unita alla scelta di personaggi, luoghi e carte ha richiesto qualche settimana di aggiustamenti. Per la realizzazione delle componenti materiali e del regolamento sono serviti indicativamente una decina di giorni di lavoro. La fase empirica di verifica delle dinamiche di gioco e i numerosi test effettuati hanno richiesto poi un’ulteriore settimana di sperimentazione".

I protagonisti

Nulla è nato proprio per caso, i ragazzi infatti spiegano:

"L’idea è nata per caso durante una videochiamata in un pomeriggio particolarmente nostalgico. La prospettiva di una lunga attesa in isolamento, seppur inizialmente sconfortante, ci ha successivamente incoraggiato a sfruttare diversamente il nostro tempo. Abbiamo quindi iniziato a fantasticare ed immaginare un espediente che permettesse di divertirsi, trascorrere la quarantena con più leggerezza e, allo stesso tempo, che esorcizzasse la situazione contingente. L’idea di creare un gioco da tavolo ci ha stimolato fin da subito! Siamo tutti grandi appassionati di giochi di società: la possibilità di crearne uno nostro personalizzato che, per di più, facesse riferimento alle circostanze attuali ci è sembrato quindi ideale. All’entusiasmo iniziale è poi seguita una fase più tecnica di brainstorming e organizzazione di idee. L'idea ha cominciato a prendere una forma sempre più concreta e, in poco tempo, ci siamo appassionati al progetto così tanto da non riuscire più a smettere di pensarci".

La progettazione delle maccaniche sono ispirate a un gameplay

I ragazzi ricchi di entusiasmo per il loro "Tranqui" spiegano inoltre che, per la progettazione delle meccaniche hanno preso ispirazione nello specifico da un gameplay:

"Per la progettazione delle meccaniche siamo stati ispirati da un gioco in scatola esistente chiamato Sheriff of Nottingham della Asterion Press, che fonda il suo gameplay sul bluff e la possibilità di dibattere sulle scelte dei giocatori dando la possibilità di commerciare oggetti e stipulare accordi. Sulla falsariga di questo titolo siamo stati indotti a pensare a creare una meccanica simile ma che sfruttasse le autocertificazioni (elemento che tutti conoscono bene e sul quale si ironizza in numerosi contenuti online). Inoltre, abbiamo convertito alcuni oggetti, come il denaro e le merci proprie di Sheriff of Nottingham, in elementi caratteristici della quarantena (mascherine, cibo e tranquillità)".

Ognuno ha avuto un compito specifico per la creazione

I disegni e la grafica in generale sono stati realizzati da Leonardo Brentan e Silvia Pedrina. Sono due ragazzi  appassionati di fotografia, disegno e arte in senso più ampio. Silvia è anche una studentessa dell'Accademia di Belle Arti e negli anni scorsi entrambi hanno esposto presso alcune fiere fotografiche. La voce che imita il Presidente del Consiglio nel soundboard disponibile online appartiene a Carlo, uno degli sviluppatori del gioco.A tal proposito gli amici spiegano:

"Sfruttando la sua inusuale abilità imitativa, abbiamo pensato di rendere il gioco più accattivante simulando la voce del Presidente del Consiglio nella lettura delle Carte Evento. All’inizio di ogni turno, perciò, la voce narrante del Presidente annuncia Decreti e cambiamenti relativi al round corrente".

Siete curiosi? State "Tranqui" e scaricate QUI il regolamento e QUI i componenti.

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